FAQ

Il comune di Bagnoli Irpino si unisce al coro di voci che si è alzato per sollecitare una riforma della legge n. 91/1992 "Legge sulla Cittadinanza", e auspica che tale riforma sia orientata ai principi di superiore interesse del minorenne e di non discriminazione alla base della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Attualmente secondo la legge n.91/1992, che disciplina la materia, il minorenne che nasce in Italia da genitori residenti e non cittadini italiani non acquista automaticamente la cittadinanza italiana ma mantiene quella dei genitori e diviene titolare di permesso di soggiorno temporaneo che deve essere rinnovato dai familiari fino alla maggiore età, in contrasto con la legislatura italiana che ha recepito la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia con la legge n. 176 del 27 maggio 1991.

Istituzione
Il comune di Bagnoli Irpino ha deciso, nella seduta consigliare del 14 settembre 2012, di conferire a tutti i bambini figli di stranieri nati in Italia e residente nel comune di Bagnoli Irpino la cittadinanza onoraria.

Il conferimento della Cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia da genitori stranieri è solo un gesto simbolico, per ora, ma presto in molti sperano si trasformi in una situazione del tutto normale. Un riconoscimento che avrà luogo con lo svolgimento di una cerimonia pubblica per consegnare ai bambini un attestato di riconoscimento simbolico di cittadino italiano.

Il gesto degli amministratori del comune di Bagnoli Irpino non cambierà niente sul piano dei diritti fondamentali dei bambini stranieri, ma rappresenta un importante segnale che hanno deciso di lanciare a Roma.

Osservazioni
Attualmente, la cittadinanza italiana si acquisisce per ius sanguinis mentre una modifica della legge del '92 porterebbe al riconoscimento dello ius soli, senz'altro più adeguato alle esigenze di quanti, nascendo qui, sentono come "proprio" questo paese. Del resto, un cambiamento non farebbe altro che adattarsi ai tempi in cui viviamo in cui il multiculturalismo è una realtà che può costituire una gran risorsa. Come lo stesso Presidente ha dichiarato, c’è bisogno di "acquisire anche nuove energie in una società per molti versi invecchiata se non sclerotizzata": le parole di un uomo saggio che non vuole ignorare il futuro di tanti bambini che nascono sul nostro suolo e che nell’Italia vedono il proprio paese e, magari, il proprio avvenire.

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